CHRISTONE “KINGFISH” INGRAM TRIO Kingfish è la prossima esplosione del blues. Parola di Buddy Guy, che della materia si intende. Kingfish è il soprannome di Christone Ingram, un ragazzone del Mississippi che ha letteralmente aggredito la scena del blues con un esordio che non si vedeva da tempo. Un predestinato. Il suo primo disco, inciso a Memphis e intitolato semplicemente Kingfish, si è guadagnato una nomination ai Grammy nella categoria Best Traditional Blues Album. Particolare non irrilevante, l’album è stato pubblicato dalla Alligator Records, storica etichetta di Chicago per i cui solchi (e poi bit) è passata la migliore Black Music degli ultimi decenni...
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CHRISTONE “KINGFISH” INGRAM TRIO Kingfish è la prossima esplosione del blues. Parola di Buddy Guy, che della materia si intende. Kingfish è il soprannome di Christone Ingram, un ragazzone del Mississippi che ha letteralmente aggredito la scena del blues con un esordio che non si vedeva da tempo. Un predestinato. Il suo primo disco, inciso a Memphis e intitolato semplicemente Kingfish, si è guadagnato una nomination ai Grammy nella categoria Best Traditional Blues Album. Particolare non irrilevante, l’album è stato pubblicato dalla Alligator Records, storica etichetta di Chicago per i cui solchi (e poi bit) è passata la migliore Black Music degli ultimi decenni. Ed il presidente della Alligator dice che Kingfish è “a young, visionary blues giant”. Il suo blues ha profonde radici nella musica del Delta del Mississippi ma è proteso in avanti, sostenuto da una maestria di guitar player che rimanda a BB King o John Lee Hooker ma anche a Jimi Hendrix e Prince. Lo stesso Christone dice di avere un piede nel passato, cioè il blues più classico della tradizione americana, ma di voler muoversi in avanti. Ed ai ragazzi della sua età che vogliono solo essere dei rapper ricorda che il rap in fondo non è che il nipotino del blues. Cresciuto con il gospel, Kingfish è poi approdato alla “musica del diavolo” suonando prima la batteria, poi il basso, infine la chitarra di cui è diventato un virtuoso. Il tutto (festival, televisione, club importanti, collaborazioni con Keb Mo, Buddy Guy, Eric Gales) in pochissimi anni. Ma questo è solo l’inizio: “I have a lot to say - dice - so please stay tuned.” ANITA BAKER LIVE IN CONCERT - THE FAREWELL TOUR Con il suo Farewell Tour Anita Baker esordisce a Umbria Jazz e sarà l’occasione, per i fans italiani, di ripercorrere una straordinaria carriera artistica. Una carriera cominciata alla fine degli anni settanta, quando la Baker cantava nella band Chapter 8. A Detroit, dove era andata a vivere presso i genitori adottivi, fece molti lavori fino a quando un manager discografico la spinse a presentarsi come solista. Il primo album a suo nome, The Songstress, uscì nel 1983, seguito tre anni dopo da Rapture, che fu subito un grande successo. Da quel disco è tratto il singolo Sweet Love. Passarono altri due anni per l’uscita di Giving You The Best That I Got, che diventò il suo più grande successo negli Stati Uniti. Da allora, tra i tanti riconoscimenti, Baker ha vinto otto Grammy’s, quattro American Music Awards e sette Soul Train Music Awards. La data 12 luglio Perugia, Arena Santa Giuliana - Umbria Jazz Apertura Cancelli Ore 19,00 Ore 19,30 Restaurant Stage Andrea Pozza Ore 21,00 Main Stage Christone “Kingfish” Ingram Trio Anita Baker
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