SHABAKA & THE ANCESTORS Shabaka and the Ancestors nasce dall’incontro di Shabaka Hutchings, sassofonista londinese (origini familiari nelle Barbados) con il jazz africano e in particolare quello sudafricano. Hutchings ha un ruolo di primo piano sulla scena della nuova musica inglese ed è un artista con la mente proiettata verso i suoni del futuro ma senza mai perdere il legame con le radici. Volato a Johannesburg nel 2016 per suonare con il trombettista e bandleader Mandla Mlangeni, Shabaka tramite lui conobbe un gruppo di musicisti con cui cominciò a provare. Da quelle sessioni nacque ‘Wisdom of Elders’, il primo, sorprendente album della band...
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SHABAKA & THE ANCESTORS Shabaka and the Ancestors nasce dall’incontro di Shabaka Hutchings, sassofonista londinese (origini familiari nelle Barbados) con il jazz africano e in particolare quello sudafricano. Hutchings ha un ruolo di primo piano sulla scena della nuova musica inglese ed è un artista con la mente proiettata verso i suoni del futuro ma senza mai perdere il legame con le radici. Volato a Johannesburg nel 2016 per suonare con il trombettista e bandleader Mandla Mlangeni, Shabaka tramite lui conobbe un gruppo di musicisti con cui cominciò a provare. Da quelle sessioni nacque ‘Wisdom of Elders’, il primo, sorprendente album della band. Presto uscirà il secondo disco, ‘We Are Sent Here by History’, con lo stesso organico, registrato lo scorso anno tra Johannesburg e Cape Town. Il disco, musicalmente un mix di tradizioni africane e afro-caraibiche e dai forti contenuti sociali, visionario e poetico, segna il loro debutto per la Impulse! Shabaka in questi anni si è diviso tra molti impegni animando band diverse come Sons of Kemet, Comet is Coming, oltre a Shabaka and the Ancestors, e ha trovato anche il tempo di partecipare a iniziative di artisti come Courtney Pine, Mulatu Astatke, Polar Bear, e perfino Sun Ra Arkestra e Liberation Music Orchestra. Il concerto è anche l’occasione per accendere i riflettori sulla scena del jazz inglese che negli ultimi anni sta costruendosi una forte e originale identità. Un jazz in cui confluiscono le tante influenze culturali (caraibiche, africane, orientali) di cui una metropoli multietnica come Londra è ricchissima. A tutto questo vanno aggiunte correnti come psichedelia, funk, post rock, elettronica e molto altro, ed ecco un esplosivo mix di suoni che fa da soundtrack ad una Londra musicalmente vivace e innovativa. JAMIE CULLUM Con milioni di dischi all’attivo, una nomination ai Grammy (miglior album di jazz vocale) e una al Golden Globe (la canzone di Gran Torino, il film di Clint Eastwood), più numerosi altri premi e nomination, Jamie Cullum è oggi una star la cui popolarità trasversale va oltre i generi codificati. Cullum fu definito, per il tumultuoso successo planetario di ‘Twentysomething’, il suo terzo album, l’artista jazz britannico capace della più veloce vendita discografica della storia. Era solo l’inizio. Con il tempo l’etichetta di jazzman è diventata sempre più stretta per Cullum, che partendo dal jazz (‘Pointless Nostalgic’ e ‘Twentysomething’ sono stati i dischi che lo hanno imposto all'attenzione del grande pubblico) e grazie ad un talento molto eclettico ha ampliato i suoi orizzonti musicali spaziando tra soul, hip hop, rock e pop. Jamie Cullum canta, suona pianoforte, chitarra, batteria e scrive canzoni in cui riesce a mescolare le molteplici influenze che hanno segnato la sua formazione di ragazzo dell'Essex innamorato di ogni buona musica. In quel periodo il giovane Jamie ha suonato di tutto in differenti band ed in tutte le situazioni che gli capitavano, dai club ai matrimoni. Con i primi soldi guadagnati si pagò gli studi al college e si autoprodusse un disco in sole cinquecento copie, che oggi si vende a caro prezzo alle aste. Cominciò così, da una già consolidata reputazione di eccellente jazz piano player e vocalista, una grande carriera che ha portato Jamie Cullum a esibirsi nei principali festival di tutto il mondo, sia jazz che rock, e perfino a diventare una star della radio. La sua presenza scenica è straordinaria ed i suoi show ci mostrano un performer che proprio dal vivo da’ il meglio di se’. Jaime Cullum nonostante il successo è ancora proiettato verso il futuro e dice che è come songwriter che ha le sue “highest aspirations now”. La data 13 luglio Perugia, Arena Santa Giuliana - Umbria Jazz Apertura Cancelli Ore 19,00 Ore 19,30 Restaurant Stage Andrea Pozza Ore 21,00 Main Stage Shabaka & The Ancestors Jamie Cullum
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